La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4140/2013 depositata ieri 20 febbraio 2013, ha affermato un importante principio relativo alle regole per l’accesso da parte dell’Amministrazione finanziaria nel luogo dove viene svolta l’attività. In particolare, la Cassazione afferma che, se il luogo dove viene svolta l’attività commerciale o professionale ha porte comunicanti con l’abitazione del contribuente, il locale va considerato ad uso promiscuo e, quindi, l’accesso da parte dell’Amministrazione finanziaria per un controllo fiscale va autorizzato dal Procuratore della Repubblica. Senza tale autorizzazione, gli atti compiuti e l’avviso di accertamento sono nulli.
Accesso da parte del Fisco con autorizzazione, se locale a uso promiscuo
Argomenti correlati
Notizie Fiscali
- I costi da sostenere per il deposito dei Bilanci in Camera di Commercio nel 2021
- Assemblee societarie: Assonime si pronuncia su modifiche al Milleproroghe
- Costi chilometrici di auto e moto: pubblicate le tabelle ACI 2021
- altri...
Normativa
- Ritenute appalti: il modello di certificazione per evitare i controlli
- Legge di Bilancio 2020: il testo in Gazzetta
- Ecco il testo del Decreto fiscale 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale
- altri...
Speciali
- Leasing: metodo finanziario e metodo patrimoniale
- Calcolo delle imposte anticipate e differite nel bilancio di esercizio
- Auto affidate a dipendenti/amministratori: complicazioni a raffica
- altri...