Il decreto MEF 24.12.2012, pur avendo dato attuazione al nuovo redditometro, ha lasciato aperti ancora molti dubbi. I due principali temi aperti riguardano le spese medie Istat e gli incrementi patrimoniali. Per quanto riguarda le spese medie Istat, si discute sul loro ambito di operatività. Il decreto stabilisce che le spese medie Istat rilevano quando risultano superiori alle spese effettive sostenute dal contribuente e di cui l’Agenzia risulta essere a conoscenza. I valori Istat potranno, quindi, essere presi in considerazione solo se l’amministrazione è a conoscenza che il contribuente ha sostenuto quel tipo di spesa. Il contribuente dovrebbe, comunque, poter far valere l’ammontare (inferiore) della spesa sostenuta. Altra questione è quella degli incrementi patrimoniali, per i quali nella norma non si specifica, come in passato, che essi si considerano sostenuti con il reddito dell’anno e dei quattro precedenti. Da alcune indiscrezioni giunte in questi giorni alla stampa specializzata, sembra che l’Agenzia si ravvederà di questa "svista" non indifferente, probabilmente emanando una circolare chiarificatrice.
Redditometro: ancora molti dubbi
Argomenti correlati
Notizie Fiscali
- Aumenti di capitale nelle societa deroghe al quorum previste anche per le s.r.l.
- Medicamenti con scopi terapeutici e Iva Agevolata: quando spetta
- Cassa integrazione sportivi: domande al via
- altri...
Normativa
- Malattia e maternita 2020 per dipendenti e autonomi
- Appalti superiori a 200mila euro e ritenute: i primi chiarimenti delle Entrate
- Ritenute appalti: il modello di certificazione per evitare i controlli
- altri...
Speciali
- Assegni nucleo familiare 2020-2021: tabelle, domanda
- La tassazione dei diritti di autore nella dichiarazione dei redditi 2020
- L’accordo transattivo per difficoltà economica del cliente
- altri...