Il Decreto legge sullo sblocco dei pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese accoglie anche un capitolo sulla Tares, la nuova imposta sui rifiuti e sui servizi che dovrebbe sostituire del tutto le vecchie Tia e Tarsu. Il decreto prevede che siano i Comuni a stabilire "con propria deliberazione" la scadenza ed il numero delle rate del tributo, con la possibilità di utilizzare i modelli di pagamento già impiegati lo scorso anno per la Tarsu o la Tia. I Comuni devono pubblicare le scadenze almeno 30 giorni prima rispetto all’obbligo del pagamento. Nei Comuni più rapidi a deliberare il calendario dei versamenti 2013 della Tares, la prima rata della Tares dovrebbe cadere intorno al 20-30 maggio 2013, mentre la seconda rata potrebbe scadere a settembre (se il Comune decide di dividere in tre rate). Le prime rate saranno scomputate dall’ultima, che andrà pagata a conguaglio a dicembre "a titolo di Tares" e, quindi, con la copertura integrale dei costi e l’applicazione del "metodo normalizzato" di calcolo del conto per le diverse tipologie di utenti. Domani, martedì 9 aprile, sono tuttavia previste le mozioni di Pd e Pdl alla Tares, che chiedono il rinvio del tributo al 2014.
FISCO » Tributi Locali e Minori » Tosap - Cosap - Tarsu - Tasse varie
Tares, ai Comuni la scelta delle scadenze e delle rate
Argomenti correlati
Notizie Fiscali
- TEFA: usciti i criteri e le modalità di riversamento della imposta
- Annullati gli acconti maggio/giugno del PREU, unica rata a luglio
- Codici tributo: versamento F24 delle Entrate dei Comuni e degli Enti locali
- altri...
Normativa
- Riduzione degli sprechi con le cessioni solidaristiche di beni
- Tari e Tasi: pronti i codici tributo
- Tributi comunali, nuove procedure per inviare gli atti al Mef
- altri...